26 Nov
Palare di aquiloni e di volo oggi è estremamente di attualità proprio per i risultati ottenuti nell’ambito aeronautico, grazie alle conoscenze acquisite dalle generazioni attraverso la cultura, e le tradizioni dei popoli, riguardanti questo argomento.
La natura da sempre ha indicato all’uomo come potersi librare nell’aria, e la capacità di vedere e di sperimentare tutto ciò ha portato sin dalla storia più antica a concepire un utilizzo della forza del vento nelle forme e nei modi più utili e divertenti per l’uomo stesso.
Ancora oggi la sensibilità e la necessità di approvvigionamento di “ energia” trova in questa “ forza” un utile alleato per risolvere tanti problemi , grazie anche allo studio dei nuovi materiali, leggeri e resistenti.
L’aquilone come fonte di approvvigionamento energetico “ KITEGEN” dove attraverso questo meccanismo di sfruttamento dei venti di alta quota sarà possibile fornire quantità di energia senza creare pericoli per l’uomo, senza creare danni ambientali, senza danneggiare l’aviofauna.Ma torniamo alla storia, dove si rintraccia l’origine dell’aquilone già nel 2000 a.c in cui si racconta del volo dei primi aquiloni. Nella stessa epoca tali mezzi venivano usati per scopi strategici ( segnalazione o trasmissione di notizie) Un popolare racconto cinese narra del generale Han Sin, che nel 196 a.c durante l’assedio di un palazzo con un aquilone determinò la distanza tra le sue truppe e le mura del palazzo; fece costruire una galleria e rese possibile l’invasione.
In Europa l’aquilone divenne noto all’inizio del medioevo. I marinai Olandesi, Inglesi e Portoghesi li portarono con sé nel mondo occidentale dalle loro rotte commerciali in oriente.
Nel XIV secolo vennero fabbricati i primi aquiloni a superficie piatta, ma la popolarità si raggiunse tra il XIX e XX secolo.
Sin dalla metà del settecento uomini di genio cominciarono ad utilizzare l’aquilone per scopi scientifici, sfruttando la sua capacità ascensionale e la sua forza trainante. Nacquero così gli aquiloni meteorologici, cui erano legati dei termometri ( scozzese Alexander Wilson). Benjamin Franklin ( 1706-1790) lo usò in un celebre esperimento per studiare la elettricità atmosferica, seguito subito dopo da altri scienziati europei.
Anche Guglielmo Marconi ( 1874-1937) inventore della telegrafia senza fili utilizzò un modello tridimensionale di aquilone alzando appunto con uno di questi volatori un’antenna alla quota di 122 m. per stabilire un collegamento radio tra l’isola di Terranova e la Groenlandia.
I modelli dei primi aeroplani erano del tutto simili agli aquiloni dalle forme tridimensionali dell’Australiano Lawrence Hargrave. Tralasciando tutta una serie ulteriore di esperimenti fatti in quel periodo con gli aquiloni approdiamo agli anni cinquanta, dove un ingegnere statunitense Francis Rogallo concepì una forma di ala prototipo del deltaplano e dell’’aquilone.
Pochi anni dopo un altro Americano sperimentando una nuova forma di paracadute più manovrabile, apportò nel mondo degli aquiloni una innovazione rivoluzionaria eliminando, con la realizzazione del parafoil, la struttura rigida grazie a sacche tubolari gonfiabili con il vento.
Concludo questa prima parte di storia affermando che la versatilità degli aquiloni ha permesso la nascita di numerosi ed appasionanti attività sportive, come le gare di volo acrobatico, sicuramente emozionanti ed il Power Kiting ( aquilonismo da trazione) quest’ultimo utilizza aquiloni progettati perché sviluppino una forza sorprendente utilizzabile per spostare piccole imbarcazioni o veicoli, o più semplicemente per farsi trascinare sulla sabbia o sull’acqua dando vita a sport quali in Kitesurfing, il volo in parapendio, il volo in paramotore, deltamotore ecc.tutti sport cosiddetti dell’aria governati dalla Federation Aeronatique Internazionale ( federazione sportiva internazionale riconosciuta dal CIO – comitato olimpico internazionale) ed a livello nazionale Italiano dall’ Aero Club d’Italia ( riconosciuto dal CONI).La sensibilità di alcuni Docenti ha permesso di inserire all’interno dei programmi scolastici, l’aspetto teorico di alcune leggi fisiche,che sono legate al mondo del volo, con la realizzazione pratica del loro funzionamento attraverso laboratori di costruzione di aquiloni.
Sovente il gruppo a cui appartengo “ AERLEV” viene invitato a realizzare questi laboratori con reciproca soddisfazione, nel trasferire ai nostri giovani allievi queste conoscenze che giungono da lontano ma che sempre sono di grande attualità.
Ho cercato sinteticamente di indicare qualche notizia circa il mondo dell’aquilonismo e del volo, molto sinteticamente………. ma ritornerò sull’argomento perché tante sono le nozioni, gli aneddoti, gli aspetti socio culturali e ricreativi di questo sport sempre attuale nell’ambito del quale ho conosciuto tantissimi appassionati , bambini, genitori, nonni pieni di entusiasmo, ed una grande voglia di giocare con i propri aquiloni .
Concludo con una citazione di Pablo Neruda il quale asseriva che .” il bambino che non gioca non è un bambino, ma l’adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé”