11 Lug
- By Giuliano
- In Formazione
- Comments None
Per un appassionato di volo che nutre il desiderio di trasmettere agli altri le sue conoscenze e la sua esperienza diventare istruttore dovrebbe essere la naturale conseguenza di un’attività volatoria costante oltre che la certificazione delle sue capacità tecniche e teoriche. I conseguimento del brevetto di Istruttore ULM è il raggiungimento di un traguardo importante dal quale può nascere una professione certamente suggestiva; quella dell’ Istruttore di Volo
Conseguimento dell’Attestato di Istruttore VDS in Italia
Il percorso che consente di diventare Istruttore di Volo in Italia è definito dal DPR n. 133 e dal Regolamento Tecnico Operativo VDS-
- Età non inferiore ad anni 21
- Possesso del diploma di scuola media superiore
- Abilitazione VDS/VM monoposto da almeno 3 anni
- Abiliazione al biposto da almeno 1 anno
- Tirocinio di minimo 6 mesi c/o un Aero Club Federato
L’Aero Club d’ Italia con scadenze non sempre regolari, indice corsi Istruttori il cui accesso prevede il superamento di una prova teorica a quiz e una prova pratica in volo Per sapere se esiste in programma un corso Istruttori è bene informarsi consultando il sito internet dell’Aero Club d’Italia; una volta appurato di essere in possesso dei necessari requisiti è consigliabile inviare ad AeCi la propria candidatura
Conseguimento Brevetto di Istruttore ULM in Francia
Prerequisiti:
L’accesso al corso è subordinato ad un colloquio motivazionale con un responsabile pedagogico delegato dal Centro di Formazione nel quale il candidato viene valutato sulla base delle sue motivazioni e della sua attitudine all’insegnamento. E’ richiesta anche una prova pratica dalla quale si deve evincere disinvoltura e buona preparazione nella condotta del mezzo. L’Istruttore dovrà poter volare un trike o un Prm decollo a piedi indifferentemente; sono richieste tutte le manovre (non acro) come la spirale e le virate a grandi angoli di inclinazione. Si deve inoltre essere consapevoli che l’Istruttore non è solo colui che forma un allievo ma è anche la figura professionale che sul campo è il referente per i Piloti che possono avere necessità di informazioni, ad esempio, circa un prodotto nuovo. Il programma di formazione prevede nella sezione “Tecnologia del Paramotore” “l’Essai d’un ULM neuf ou méconnu (caractéristiques des tissus, des suspentes)” ossia “la prova, il test di un Prm o vela sconosciuti” . Non potete essere dei referenti completi se non avete una conoscenza completa dell’attrezzatura. Se non volate vele di tutte le classi, anche le più avanzate, aspettate a presentarvi; potete allenarvi ancora o chiedere alla vostra Scuola di aiutarvi, magari con una sessione di corsi avanzati. Le selezioni ci sono tutti i mesi, l’iscrizione mi pare costi 30 euro (addirittura zero euro per i cittadini francesi se disoccupati), quindi che fretta c’è…
Fase 1 Il primo esame una volta ammessi al corso riguarda una prova teorica a Quiz (altrimenti detti QCM) Questo esame si terrà in un centro DGAC in Francia. La DGAC è presente in diversi distretti ed ogni anno ci sono decine di esami per ogni DGAC. E’ possibile anche sostenere l’esame in un Consolato Francese in Italia grazie agli accordi intercorsi tra la nostra Scuola e la FFPLUM –
Fase 2 Passato l’esame di teoria il risultato vi verrà notificato da una comunicazione della DGAC ; A questo punto presso il centro di Formazione si inizierà ad affrontare argomenti riguardanti l’esposizione delle lezioni di teoria e l’attività di addestramento degli allievi con lezioni pratiche sul campo. L’istruttore della Scuola simulerà il ruolo dell’allievo. Verrà simulato un esame finale.
Fase 3 Inizierà quando avrete raggiunto una certa disinvoltura con l’esposizione dei contenuti; questa fase, l’ultima, si svolgerà totalmente a Montelimar presso il Centro di Formazione Espace Aerien. Sarà come la fase 2 ma con allievi veri; sosterrete un esame finale sia pratico che teorico superato il quale otterrete il Brevetto di istruttore ULM…altrimenti definito“la cart vert”
Le programme de formation Instructeur de Paramoteur est disponible en téléchargement
N.B La scuola non assiste e non si preoccupa del disbrigo della pratica relativa all’ottenimento del titolo italiano per equipollenza
Un Istruttore con Brevetto Francese può fare formazione fuori dalla Francia Metropolitana (France Métropolitaine) e dai Territori d’Oltremare (France d’outre-mer)?
Si, rispettando la legge del Paese ospitante. Un Istruttore con brevetto francese può diventare partner della FFPLUM che fornirà tutta la consulenza necessaria. Diversi Paesi, alcuni dei quali privi di un sistema di formazione ULM o di una legislazione in materia hanno adottato il sistema francese. L’ultimo è la Tunisia che grazie alla FFPLUM ha ora il suo primo Istruttore di paramotore. Si chiama Tarek ed è mio Amico!
In Italia un allievo può quindi conseguire il brevetto francese e volare?
Gli ULM a differenza dell’ AG (Aviazione Generale) hanno una legislazione nazionale (ma sono certo che “presto” la cosa cambierà..almeno spero). L’Italia ha una sua legislazione, una legge il cui decreto applicativo è il noto DPR_133. Non ci sono precedenti e nemmeno ho letto (o forse solo non ho trovato) nulla che dica il contrario. Ritengo di si e se non ho capito male qualora si risieda da almeno 6 mesi ed 1 giorno in Italia è anche possibile richiedere all’Ente nazionale preposto la tessera FAI. Ma forse è inutile approfondire la questione, l’articolo 23 del Regolamento Tecnico Operativo Didattico pubblicato a maggio 2013 ed in vigore da settembre 2013 unitamente all’articolo 11 comma 7 del DPR 133 consente la conversione di attestati Pilota di Paesi Terzi nell’equipollente titolo Italiano. (nuova versione regolamento tecnico operativo didattico pubblicata a dicembre 2014 sul sito AeCI – scompare la parola “Pilota”)
La Francia riconosce l’attestato italiano?
No, non lo riconosce. Questa è la risposta ma è sempre bene approfondire le cose e trarre le proprie conclusioni. Per diventare Istruttori in Francia è necessario possedere il brevetto di pilota Ulm da almeno un anno. Io il corso Istruttori l’ho fatto pur non avendo il brevetto di pilota ULM francese, avevo all’epoca solo quello italiano e ciò nonostante sono stato ammesso. Quindi il “no” secco adesso è già diventato un “ni”. Hanno valutato e riconosciuto la mia esperienza e non è l’unico caso. Attenzione. Un altro esempio: L’elicottero ha in Francia la sua versione ULM (classe 6 Hélico) da poco tempo; prima, gli scorsi anni, succedeva che chi voleva volare l’elicottero ultraleggero si brevettava in Italia (attestato italiano) ed acquistava ed immatricolava il suo mezzo in Italia (quindi marche Italy). Da quando hanno costituito la sixième classe ULM Hèlico ovviamente non potevano avere già degli istruttori formati; ecco che importarono dall’Italia queste competenze assegnando il titolo di Istruttore ai già Istruttori ULM con il solo attestato di Pilota di Elicottero italiano (non istruttore). Fu un’iniziativa della FFPLUM e ritengo sia un esempio di esportazione di competenze italiane. In ambito Paramotore siamo leader mondiali nella produzione di motori ed anche questo è un altro esempio; le aziende di questo settore sono dei gioiellini che brillano soprattutto grazie al mercato estero visto che il nostro Paese oggi è in recessione- (Inoltre, indipendentemente dal contesto economico, non vedo iniziative importanti atte a promuovere questa disciplina)
La situazione Italiana
Ad oggi in Italia, ci sono una serie di istruttori di Paramotore che hanno l’abilitazione sul proprio attestato a seguito di una serie di eventi principalmente riconducibili agli anni 90 (94 e 97? non conosco bene gli eventi e pertanto non approfondisco, credo si possa risalire a maggiori dettagli con una semplice ricerca o chiedendo a qualcuno che l’ha vissuta). Oltre a questi istruttori, che per altro in parte (non tutti) non hanno mai esercitato per questa disciplina e forse nemmeno hanno volato, vi è un altro gruppo che ha conseguito la qualifica di istruttore di paramotore a seguito di un corso riservato ai soli istruttori VDS già abilitati al volo in paramotore. (quindi con attestato anni 90?) Questi, il 100% di essi, conseguì la qualifica frequentando un corso di 4 giorni, dal 26 al 29 settembre 2006. Credo solo uno sia diventato Istruttore di paramotore frequentando un corso per istruttori VDS che si rivolgeva a tutte le specialità e forse un paio, già Istruttori di altra specialità, superando un esame istituito ad hoc. (ok, poi ci sono anch’io). Oggi siamo nella condizione di avere diversi istruttori ma credo forse circa 35 in attività…sicuramente tutti bravissimi, dei super piloti, ma sono pochi!!! La recente circolare Aeci relativa agli aggiornamenti istruttori prevede che tutti gli istruttori, siano essi in attività oppure no, eseguano durante l’aggiornamento istruttori una prova in volo per ogni specialità per la quale sono abilitati per mantenere l’idoneità didattica; probabilmente ci sarà una scrematura. E’ un’iniziativa dell’Aero Club d’Italia che condivido pienamente. Resta il problema dell’abusivismo didattico. Parlo di coloro che esercitano questa professione non avendone il titolo, vuoi perché, per diversi motivi, non hanno mai partecipato ad un Corso Istruttori, vuoi perché hanno partecipato ma sono stati bocciati (e questo è più grave). Il parallelismo relativo all’iter che porta al conseguimento del Titolo di Istruttore di Volo in Italia rispetto a quello di altri Paesi può essere lo spunto per delle critiche, per migliorarci, per crescere, anche per incazzarsi ma non per sfogare le proprie frustrazioni. Ad oggi l’AeCi indice i corsi istruttori e lo fa sulla base delle richieste che gli pervengono. Ma se le richieste non gli pervengono, se anche solo i piloti abilitati al biposto sono una minoranza (ed il possesso dell’abilitazione biposto da almeno un anno è un prerequisito) allora di cosa stiamo parlando? Sento gente che vorrebbe fare l’istruttore ma non ha l’abilitazione biposto…cosa sta aspettando a farla? Di recente si sono tenute le selezioni per il corso istruttori esteso a tutte le specialità e coloro che si sono presentati per la classe paramotore (solo due) sono stati respinti. Non hanno superato il test. (non ne conosco i motivi……………..) Beh, per come la vedo la soluzione potrebbe essere quella di coalizzarsi, fare numero, chiedere che venga indetto un corso istruttori e studiare. Si certo, anche suggerire un accesso al corso con selezioni più frequenti potrebbe essere una soluzione. Per quanto concerne l’abusivismo didattico mi limito a condannarlo e suggerisco agli allievi di pretendere che l’istruttore mostri il proprio attestato riportante la propria qualifica. Considerino poi che un abusivo non potendo aprire legalmente un corso ha probabilmente il solo obiettivo di vendere l’attrezzatura.
Si potrebbe approfondire ulteriormente l’argomento, scrivere per altri due metri. Chiudo con una citazione del film di animazione “Lorax, il Guardiano della foresta”: “A meno che uno come te non ci tenga molto, niente andrà meglio o sarà risolto”
aggiornamento 3 agosto 2015
Su sito AeCi è disponibile in download il nuovo regolamento Didattico VDS VM
Una copia è disponibile in download anche qui
Tags: Attestato, brevetto di volo, corso, drone, istruttore, lombardia, Paramotore, scuola, Scuola Pararmotore, trike, VDS
Blog
-
Corso Juliett! Complimenti!
Marzo 20th, 2023
Il corso Juliett è terminato! Mi complimento con tutti gli ormai divenuti Piloti per il risultato raggiunto.
-
Speciale moto.it – Polini Thor
Settembre 9th, 2021
Un ringraziamento speciale a Polini Motori S.p.A.
-
Eventi
-
Mag05
Paramotor Day »
1 day
-
Mag19
-
Dic11
Pranzo di Natale – Cadilana Campo »
12.00 - 16.00
Contact
- www.scuolavolo.org
- info@scuolaeuropeavolo.it