Ormai sono 15 anni che frequento decolli ed aviosuperfici; in 15 anni si incontrano tante persone, tanti caratteri, tanti bravi Piloti. Si vola, nascono e muoiono amicizie, altre si consolidano, si ride e si scherza, a volte ci si incazza. Soprattutto si vola. Mentre tutto questo accade capita che sei li a testa china a sistemare la tua attrezzatura ed a far programmi per l’ora di pranzo e….passa un camioncino. Si si, un camioncino, uno di quelli piccoli, come tanti ma foderato di fotografie e con un personaggio alla guida, uno di quelli a cui sorridono sempre gli occhi. Classe 1946, si chiama Angelo Valente e quando fate una spirale a -18 m/s o vi pulite le suole delle scarpe nei fossi sappiate (lo dico a me stesso in primis) che non avete ancora fatto niente. Voglio dire, se non altro dalla nostra oggi abbiamo l’attrezzatura e poi il paramotore in quegli anni ancora non c’era. Assorto nei miei pensieri io e forse un po’ impegnato lui non ho approfondito la conoscenza ma sono certo che lo incontrerò nuovamente. I fatti per lui importanti sono riportati sulle fiancate del suo camioncino del quale mi permetto di fare una replica digitale che sono certo gradirà. Imprese “ardite”, certo non da imitare ma considerati gli anni, il sapore di amarcord e la licenza poetica…beh…davvero non si può criticare nulla. Solo guardare ed immaginare com’erano quegli anni 80 che io ho visto passare dalle finestre dei banchi di scuola e dei quali si dice che a volte ritornano.